Isola di plastica
SEMPLICEMENTE VANNO RICICLATE
Perché le plastiche sono utili?
Perché sono pratiche, economiche, robuste, versatili e multiuso alla milionesima?
Apprezziamo la loro scoperta e esistenza.
Molti, che definiamo pirati del mare, che lo utilizzano come discarica, hanno l'impellente necessità di essere educati, con multe salate, per apprendere il senso civico, [devono imparare che il bene comune, non è solo degli altri, ma anche suo e tuo, e non lo deve danneggiare].
Pertanto le plastiche, non vanno buttate, ne in mare, e ne nei fiumi, ne sulla terra ferma, ne nello spazio, ma devono essere riciclate.
La soluzione non sono i sacchetti di carta o il biodegradabile che si rompono subito, ma il riciclaggio, anche forzato, se necessario, con multe.
Non è comunque un problema irrisolvibile.
Alcuni ipotizzano che l'isola di plastica, in totale sia grande come la Francia, tuttavia è importante cominciare subito a ridurla.
Più si aspetta e più cresce.
Il mare non è solo un luogo per divertirsi, ma è anche una dispensa di proteine nobili e sane ricavate dalle alghe e dal pesce (per ora?).
Le grandi isole di plastica nell'oceano, si possono eliminare.
Di comune accordo, ipotizzo, che si possono attrezzare navi con un rastrello di 100 metri di larghezza che le raccoglie, e poi sulla nave vengono fuse in cubi da un metro o due, per poi decidere se riciclarle portandole a riva, oppure semplicemente, ormai innocue, lasciarle cadere in fondo dell'oceano, diventeranno energia del futuro, sono sempre un sottoprodotto del petrolio.
Queste navi, non daranno più l'immagine di navi da guerra, ma di pace ed assenza di frontiere.
Con 100 navi, da tutte le nazioni, in un anno o due si ripuliscono gli oceani e il Mediterraneo, o altri mari, ovunque ci siano zone di accumulo di plastiche, localizzate dai satelliti.
Importante è smettere subito di buttarle.
Sulla terra ferma, è ancora più facile, una volta formato il cubo fuso si può portare nelle fabbriche adatte al riutilizzo della plastica, oppure accumulare, (ormai neutre) per un'energia del futuro.
Questo grido 'al lupo, nel caso specifico alla plastica' è esagerato.
L'ONU prenda l'iniziativa è faccia questa cosa intraprendente, acquisterà consensi e applausi.
Chiedetevi che ci sta a fare L'ONU, se non cura la terra e il bene comune?
Niente paura esiste il piano 'B', se non lo fa L'ONU, lo farà DIO, è già decretato:
"Le nazioni si adirarono, e si accese la tua ira, e giunse il tempo stabilito per giudicare i morti, per dare la ricompensa ai tuoi schiavi, i profeti, ai santi e a quelli che temono il tuo nome, piccoli e grandi, e per distruggere quelli che distruggono la terra" Rivelazioni 11:18
Questo piano 'B' é definitivo.
Molti, che definiamo pirati del mare, che lo utilizzano come discarica, hanno l'impellente necessità di essere educati, con multe salate, per apprendere il senso civico, [devono imparare che il bene comune, non è solo degli altri, ma anche suo e tuo, e non lo deve danneggiare].
Pertanto le plastiche, non vanno buttate, ne in mare, e ne nei fiumi, ne sulla terra ferma, ne nello spazio, ma devono essere riciclate.
La soluzione non sono i sacchetti di carta o il biodegradabile che si rompono subito, ma il riciclaggio, anche forzato, se necessario, con multe.
Non è comunque un problema irrisolvibile.
Alcuni ipotizzano che l'isola di plastica, in totale sia grande come la Francia, tuttavia è importante cominciare subito a ridurla.
Più si aspetta e più cresce.
Il mare non è solo un luogo per divertirsi, ma è anche una dispensa di proteine nobili e sane ricavate dalle alghe e dal pesce (per ora?).
Le grandi isole di plastica nell'oceano, si possono eliminare.
Di comune accordo, ipotizzo, che si possono attrezzare navi con un rastrello di 100 metri di larghezza che le raccoglie, e poi sulla nave vengono fuse in cubi da un metro o due, per poi decidere se riciclarle portandole a riva, oppure semplicemente, ormai innocue, lasciarle cadere in fondo dell'oceano, diventeranno energia del futuro, sono sempre un sottoprodotto del petrolio.
Queste navi, non daranno più l'immagine di navi da guerra, ma di pace ed assenza di frontiere.
Con 100 navi, da tutte le nazioni, in un anno o due si ripuliscono gli oceani e il Mediterraneo, o altri mari, ovunque ci siano zone di accumulo di plastiche, localizzate dai satelliti.
Importante è smettere subito di buttarle.
Sulla terra ferma, è ancora più facile, una volta formato il cubo fuso si può portare nelle fabbriche adatte al riutilizzo della plastica, oppure accumulare, (ormai neutre) per un'energia del futuro.
Questo grido 'al lupo, nel caso specifico alla plastica' è esagerato.
L'ONU prenda l'iniziativa è faccia questa cosa intraprendente, acquisterà consensi e applausi.
Chiedetevi che ci sta a fare L'ONU, se non cura la terra e il bene comune?
Niente paura esiste il piano 'B', se non lo fa L'ONU, lo farà DIO, è già decretato:
"Le nazioni si adirarono, e si accese la tua ira, e giunse il tempo stabilito per giudicare i morti, per dare la ricompensa ai tuoi schiavi, i profeti, ai santi e a quelli che temono il tuo nome, piccoli e grandi, e per distruggere quelli che distruggono la terra" Rivelazioni 11:18
Questo piano 'B' é definitivo.