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18 febbraio 2020

IL SISTEMA MONDIALE SI STA' SGRETOLANDO

Il rischio è di 
rimanere in 
pochi
LA PERDITA DELLA COESIONE
- Non solo i poli terrestri si stanno frantumando e i ghiacciai si stanno sciogliendo ma anche:
-I partiti politici:  ci sono sempre più partiti e sempre più correnti.
Ormai per fare un governo in ogni nazione, devono mettere insieme i cocci della statua di ceramica che si è rotta.
Ho sentito che esiste addirittura il partito della pasta, forse è una bufala, mi sto chiedendo; se qualcuno avesse l'idea di fare il partito degli animali domestici e non, per esempio un animale, che è molto amato potrebbe essere, l'orso polare, magari, visto che molti amano gli orsi polari che sono in estinzione, potrebbero prendere molti voti e avrebbero i propri parlamentari. 
Esiste già?

-Si sgretolano le famiglie sempre più allargate con secondo e terzo matrimonio figli dell'altro coniuge matrimoni tra individui dello stesso sesso, convivenze e compagni e compagne, si anche questi nuclei da millenni così coesi, si stanno sgretolando.

-Si formano associazioni, di tutti i tipi, una vera miriade di piccole e grandi associazioni.

-Si sgretolano le idee, una montagna di idee, a volte utili e intelligenti. Ma anche, demenziali e da scartare subito, un proliferare di opinioni contrastanti e anche irritanti

- Si sgretola la suddivisione della terra in stati, 196 sono gli Stati generalmente riconosciuti dall'ONU sovrani a livello internazionale.
Per non parlare delle regioni delle province dei comuni e di tutte quelle zone che chiedono l'indipendenza, e vogliono lo statuto proprio.

- anche la religione si è frantumata e continua a frantumarsi si può dire che ogni parrocchia è a sé.
Conosco un paesino di 3000 abitanti con 2 parrocchie che discutono ogni anno su chi deve tenere, durante la processione, una presunta spina della corona di Cristo.

In pratica c'è una grande richiesta di indipendenza, cosa che sgretola il sistema mondiale.
L'indipendenza è la nemica di un sistema mondiale coeso.
Così l'unità si infrange.

Purtroppo se i piedi della statua si sbriciolano cadrà anche tutta la statua.
Com'è stato profetizzato con le seguenti parole:
"Mentre continuavi a guardare, una pietra fu tagliata......e colpì la statua ai piedi di ferro e argilla, e li frantumò...... e il vento li portò via senza lasciarne traccia" Daniele 2:34

Si deduce come logica che il sistema mondiale sarà sgretolato dall'indipendenza dei suoi sudditi che continuano a scavare sotto i piedi della statua.



MUSSOLINI PERCHè CROLLO'?


L'errore lo fece
accettando gli
amici sbagliati
Vogliamo la pace, allora perché esiste la guerra?

Si presentava in posizione massiccia coi pugni sui fianchi a mo’ di vaso da notte, con il mento all'insù e la mascella alla Ridge di Beautiful, sicuro di se, urlava al popolo italiano la loro futura sorte con parole di fuoco, e gonfiava di illusioni i soldati, ignari che di lì a poco sarebbero morti.
Ma prima iniziò bene con diverse grandi idee e molte delle quali riuscì a completarle, una fu la bonifica dell'Agro Pontino paludoso, sui giornali fu scritto questa testimonianza:
"La bonifica dell’Agro Pontino, una zona caratterizzata da paludi, acquitrini e infestata dalla malaria, si è concretizzata durante il regime fascista, negli anni’30 del ‘900. I lavori sono affidati all’Opera nazionale per i Combattenti che in breve tempo portano a compimento un lavoro cominciato fin dal tempo degli antichi Romani. La città di Littoria viene inaugurata da Benito Mussolini il 18 dicembre 1932 a circa un anno dall’inizio dei lavori di recupero dei territori: la posa della prima pietra risale al 30 giugno 1932."
Come pure Sabaudia fu fondata infatti il 5 agosto 1933 nel quadro della vasta operazione di bonifica integrale della Palude Pontina, che ha visto la fondazione di altre quattro città: Littoria (ora Latina) la città capoluogo, Aprilia, Pomezia, e Pontinia, dopo 253 giorni di lavoro, è stata inaugurata il 15 aprile 1934.
Tirò a lucido il centro storico di Roma dei fori imperiali, fondò la bella zona dell'EUR
Fu un autore di un tassello della storia.
Gonfio per il potere conquistato, e l'immagine mentale di se lo ingannò riducendolo a un ricordo col titolo di 'dittatore incapace'.
Cominciò bene, ma il successo lo fece sbandare.
La sua fine ingloriosa appeso per i piedi con la testa all'ingiù, simile a uno scannamento, ci fa dubitare della frase che diceva come slogan: "è meglio un giorno da leone che cento da pecora". 
Come dice una citazione biblica: "l'orgoglio è prima del crollo"
Preferisco il proverbio: "è meglio un cane vivo che un leone morto".
Penso a quel giovane anonimo di vent'anni, obbligato dalla legge e dall'opinione pubblica che contro il suo volere e in modo ingiusto fu mandato al fronte della battaglia, e come un automa sparava a chi dall'altra parte era come un riflesso di se stesso allo specchio, e non sapeva ne a chi, ne come, e ne il perché, tuttavia in modo inconsapevole premeva il grilletto, ora di Lui rimane solo il nome inciso sul gelido marmo di una lapide comune al mausoleo.
Uno di quelli morti senza sapere il perché o per chi, era mio nonno, mio padre era già  nato quando mio nonno andò in guerra.
Aspetto la sua risurrezione promessa, l'unico modo affinché abbia giustizia.
I meriti vanno sempre ai comandanti in caso di vittoria, al soldato hanno dato la caramella della pensione di guerra alla vedova, la gloria va sempre al generale Cadorna.
Proibito era pensare con la propria testa, e rifiutarsi di partecipare a questa carneficina era inaccettabile, poiché la punizione era la prigione, e nei tempi più remoti la fucilazione, un ricatto violento, uno schiacciamento della propria volontà di pace.
La morale è che: la motivazione della guerra fatta per difendere la propria libertà e per evitare il sopruso dei violenti è una scusa per organizzarsi in modo offensivo, il dialogo è più ragionevole, ma purtroppo finché esistono alcuni seduti e protetti nella stanza dei bottoni, che hanno il potere su altri e che il sangue versato non è il proprio, continuerà il sacrificio degli innocenti.
Esiste tuttavia una speranza in 
Isaia 2:4 "Trasformeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falcetti per potare. Le nazioni non alzeranno la spada l’una contro l’altra, né impareranno più la guerra."
Trasformare letteralmente le armi in attrezzi di lavoro, ora diventati robot, è la soluzione giusta e prossima.


LA GRECIA

Zona gradevole e
temperata
La guerra ad oltranza tra Atene e Sparta
ha spremuto le meningi dei pensatori greci, riuscendo a partorire la democrazia.
Non più muscoli e lance per stabilire chi comanda, e neanche chi ha più idee, ma comanda colui, o coloro che hanno l'idea migliore e riescono a convincere la controparte, non con chiacchiere logorroiche, ma con la logica riescono a far capire alla controparte la cosa migliore da farsi , niente più violenza ma la ragione.
Pensiero stupendo.
Niente più guerre, ma un Parlamento da dove si genera il comando sugli altri.
Che non è 'voce al popolo ', uno slogan pericoloso, basta pensare a Ponzio Pilato che chiese al popolo: "chi volete che vi liberi? Gesù o Barabba?", il popolo scelse Barabba, un ladro e assassino.
Condannando Gesù a morte, un uomo giusto, buono, che non aveva mai fatto del male a nessuno, anzi solo del bene, in senso fisico coi miracoli, ma anche intellettualmente esponendo idee nuove su cui ragionare.
Ecco perché dare la voce al popolo è pericoloso, perché va a finire che diventa dare 'voce a chi urla più forte'.
Anche le proteste in piazza sono ingannevoli quando non sono spontanee, è sufficiente un pullman di facinorosi inviati dal burattinaio, per scombussolare la manifestazione, rendendo tutti come partecipanti ai disordini.
Deducendo che la democrazia, non è la maggioranza, perché la maggioranza non ha sempre ragione.
Diciamo che il Parlamento, è la vetta più alta a cui è arrivato il pensiero umano, cioè 'comanda sugli altri chi ha ragione'.
Tuttavia ne esiste uno migliore, cioè 'comanda sugli altri chi è giusto' che ne dite?
La ragione è a livello umano, ed è frutto di una logica sottoposta all'imperfezione.
La giustizia è Divina, solo colui che è infallibile la può gestire, viene da Dio.
Personalmente mi lascio guidare da chi è giusto.
"Continuate dunque a cercare prima il Regno e la giustizia di Dio, e tutte queste altre cose vi saranno date in aggiunta"  Matteo 6:33

I NORDICI

Rivela gentilezza
È fantasia
Rapace maximo 
QUESTIONI DI PERSONALITÀ
Come l'acqua dietro una grande diga, contenuta e in attesa, trasparente, con tanta potenza pronta a sfondare se solo si aprisse una piccola breccia, così erano i Normanni, gli Unni, e i Vichinghi, ora identificati come Europa Unita del Nord. I NORDICI.
Con le loro macchine robuste come un carrarmato, hanno invaso il Sud.
Le loro finte teste di aquile minacciose, o le loro soavi sirenette, sono i simboli che preferiscono. 
Arringhe, merluzzi e salmoni, prodotti del libero mare, li scambiano coi nostri prodotti della terra lavorata, fichi, arance, vino + migliaia di altri prodotti, frutti del sole e di sudori.
Con pelle color farina per via del poco sole che hanno, dettano legge al sud  tramite il parlamento Europeo.
La loro direttiva è ferrea e stabile, trasmette sicurezza, non sono foglie al vento.
Sono comunque meno prolifici della gente del Sud, sarà forse l'effetto del poco sole, che li rende poco carichi?
Una caratteristica del Nord sono gli inverni rigidi che in tarda primavera esplodono come una grande e soffice coperta  fiorita di tutti i colori trasmettendo a chi ne è immerso una grande allegria.
Simile al loro carattere a volte compassato e a volte esuberante, espresso con il loro amore per la birra che li motiva a organizzare grandi feste per farsi  grandi bevute, con fiumi di birra, dando loro momenti di socializzazione con esplosioni di allegria.
Uno dei motivi per cui l'umanità è bella è perché è anche varia.
nordici sono uno dei grandi popoli della Terra, mi sono simpatici, uno di loro mi ha fatto conoscere la VERITÀ.
Giovanni 8:32 ."conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”.
Un bellissimo e gradito regalo. Grazie

I COLLEGI

Dove si impone il sapere
AL DI QUA E AL DI LA DEL
Dove si impone il mistico

MURO O RECINTO

Al di là del muro un luogo di totali distrazioni.
Al di qua del muro di cinta, la concentrazione.
A seconda dello scopo di utilizzo può far provare le pene dell'inferno, oppure le gioie del paradiso.

-A cominciare col recinto del carcere, detto reclusorio e luogo di correzione e di punizione o meglio di rieducazione, dal quale non si esce, dove i reclusi sognano di andare al di là del muro.
Con l'intento degli psicologi di domarli e rieducarli e poi lasciarli nuovamente liberi.

-Ai vari tipi di collegi scolastici, dove l'insegnamento della matematica, storia, geografia, lingua, sono solo riempitivi che nascondono la vera struttura dell'insegnamento, o l'ossatura del collegio, cioè lo scopo vero dell'insegnamento alle giovani menti.
L'obbiettivo è: "preparare delle menti da utilizzare in seguito, al di là del recinto, in posizioni chiave.
Ma ciò che marchia maggiormente la loro coscienza sono le 'iniziazioni' in varie forme, li segnano così tanto che se le porteranno dentro tutta la vita.

-ai centri di cura per chi ha dipendenze, con lo scopo di trasmettergli la volontà di voler guarire. (Dalla droga, dall'alcolismo, dall'obesità, da una malattia infettiva), l'idea è buona, sono muri che dovrebbero essere utili.

-ai conventi di varie denominazioni, dove arrivando al nocciolo, scoprì sempre lo stesso slogan:  "Ora et  labora con sottomissione e umiltà"
Dove in cambio della mensa e di un letto, devi fornire lavoro gratis.
Essendo luoghi unisex, per loro rimangono solo i sogni-incubo, inquietanti e permanenti, fantasie, impregnate di erotismo.
Per questo si sentono perennemente in colpa, così uno a caso, di notte sotto il lenzuolo, col chiodo, si procura le 'stigmate'.

-ai residence, finti paradisi, dove il 'Cherubino' di guardia alla porta passa il tempo con le parole crociate e la televisione accesa.
Lo scopo è la privacy, i residenti non vogliono essere disturbati, conta solo quello che vogliono fare loro, tutto il resto deve stare al di là del muro, dopo un po' si riducono a recinti di solitudine, ecco perché, anche se si chiamano residence, non c'è quasi mai nessuno.

-il muro del Vaticano, interno con il numero chiuso di abitanti, area autogestita, ciò che avviene dentro al recinto dei labirinti e sotterranei deve rimanere lì e basta.
Sarà un ambiente tipo 'una voliera di bellissimi uccelli di tutti i colori che volano liberi fra gli alti alberi', oppure una fossa di serpenti, o magari entrambi?

-il muro di Trump, al di qua dello steccato i buoni e i ricchi, al di là i cattivi e i poveri. Pazienza!
Serve???? Ma, che ingiustizia!

-le grandi collettività tipo quella dei mormoni, ligi e fedeli a un'idea, convinti che è la volontà di Dio.
Condizionati ad essere sicuri di ciò che vogliono, sono felici se si attengono alla regola.
Non hanno l'idea di costruire, sempre di più, e il meglio, in modo perenne, avendo la manodopera migliore del mercato e completamente gratis , ma vogliono rimanere al tempo della pre-radio, sicuri che la società moderna è andata oltre il lecito.
Il loro muro è immaginario, e  psicologico, è 'la regola'.

Io (dream) sogno un mondo senza muri, e cerco sempre la verità, come disse il maestro: "conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”. Giovanni 8:32
So che come me ce ne sono molti altri.

IL NERO

La caligine
delle tasse
IL MISTERIOSO GRANDE BUSINESS ITALIANO.
Non parlo dell'uomo nero, neppure dello spazzacamino, ma anche se
suona strano, è 'il lavoro in nero'.
A esclusione della Svizzera (che non butta mai carte per terra) dove il reddito pro capite è più alto perché sono come le marmotte, che per 6 mesi all'anno sono sotto la neve e mangiano poco e non consumano carburante perché non si spostano, avendo solo aperti i mulinelli del turismo, dove arriva il denaro che non esce più.
E anche per la precisione dei suoi orologi.
Oppure per i soldi che gli altri portano, e che sanno nascondere  così  bene.
In Italia, bollata al 36esimo posto del buon vivere, che in barba a tutti si vive meglio della Finlandia, e dell'Australia, per via della sua location, e specialmente del business del lavoro sommerso tipo volontariato che ci emancipa.
Nessuno lo vuole ammettere, ma se molti riescono a tirare avanti, è perché evadono le tasse.
I circoli dei giocatori di bocce non sono molti.
Anche coloro che stanno seduti in panchina sono pochi.
Abbondano di più, coloro che sono, il buco nel sacco, (diverso dal cul-de-sac) diventati schiavi dello sballo, che frequentano furtivamente il sottobosco degradato dei parchi abbandonati e tappezzati di siringhe.
Oltre la metà degli italiani sono comunque  dei gran lavoratori, parecchi di loro svolgono una seconda attività nel dopolavoro.
Si aggiungono ai pensionati ortolani.
Quasi sempre ciò che producono è in nero, ma fa parte del PIL, perché il restauro del mobile vecchio, o il cestino di piselli, fanno parte del prodotto interno della nazione, e sono in nero, ma sono prodotti godibili.
Condannereste voi questo lavoro sudato anche se è  in nero?
È  diverso dalle 7 sorelle che ci forniscono benzina e gasolio, che nei periodi di vacanze immancabilmente ne aumentano il prezzo.
Questo aumento abusivo, non solo è nero ma  è anche sporco.
O peggio col totale furto dell'Iva dovuta allo stato, oppure facendo pervenire in modo anonimo autobotti di benzina da ditte estere.
Anche se in forma leggera, tuttavia considero anche nera la speculazione su ruderi diroccati, senza tetto che rimangono li per anni e anni senza essere ne restaurati e ne demoliti, che deturpano un bel panorama, e che danno un senso di angoscia a chi gli passa vicino, col solo scopo per il proprietario che aspetta di farci soldi con la rivalutazione del terreno.
So di uno che per venderlo ha chiesto 500 mila €.
Il preposto del Comune dovrebbe osservare e prendere l'iniziativa per dare un termine alla soluzione, o il restauro, o la vendita, oppure la demolizione.
Sovente coloro che risparmiano i soldi in nero, li reinvestono e si fanno la casetta.
Con l'abbellimento del loro cortile, abbelliscono anche l'Italia, e il  tutto rientra nel PIL, cosi il nostro stivale è  pieno di villette nuove.
Da queste riflessioni, si deduce che anche il nero ha bisogno di un 'distinguo'.
C'è il nero nero, il nero grigio, e il nero un po' bianco, chi li vede possiede discernimento.
" Felice è l’uomo che trova la sapienza, e anche l’uomo che acquista il discernimento"  Proverbi 3:13