L'asinello quanto
potere ha? |
Sicilia regina dei carretti
|
CHI LO DEVE TIRARE?
Le convinzioni devono essere pensate bene perché illudano, come la perfetta posizione della carota davanti agli occhi dell'asinello, (volgarmente detto somaro), se la carota fosse distante, l'asino a cui piacciono le carote non farebbe comunque la fatica di percorrere tanta strada solo per una carota e rimarrebbe fermo.
Similmente se la carota fosse troppo vicina la mangierebbe subito e non avrebbe motivo di muoversi, la strategia sta dunque nella giusta distanza, così che l'illusione di raggiungerla gli fa fare solo un passo, poi un altro e così tira avanti il carretto con il padrone sopra.
Esiste il somaro, perché esiste il padrone.
Questa storiella e molte altre simili, vengono fatte ventilare agli studenti che formeranno i futuri dirigenti del mondo.
Ciò che li farà diventare dirigenti e comandanti capaci e di successo, non sono le ore di storia, geografia, matematica, scienze, ma le idee e voci extra scuola, che li convincono che loro sono i superiori, i vincenti, i benefattori dei miseri.
Sono quelli che, daranno poi lavoro al popolo, per così dire, faranno correre la lepre davanti agli stupendi levrieri, dandogli l'illusione di raggiungerla, cani intelligenti ma non a sufficienza perché ignorano che la lepre è di stoffa, corrono al limite delle loro forze solo per seguire l'odore della lepre senza mai addentarla.
Illusione è simile a quella che provava Marilyn, che con le sue delicate meningi pensava di indossare un abito fatto di una goccia del (number five) la fragranza del profumo la illudeva di essere vestita.
Queste storielle e altre che sono in circolo, servono ai giovani apprendisti, e ai cadetti delle università per compiacersi e caricarsi di superiorità, usando poi il principio intrinseco della storiella, nella vita reale, più ne sanno e meglio riusciranno a gestire l'asinello.
Ora vi spiego e condenso la favola della carota e dell'asinello:
-L'asinello siamo noi.
-Il carretto sono le fatiche gli sforzi il lavoro che facciamo per tirare avanti.
-L'uomo seduto sul carretto raffigura, quasi sempre le alte sfere, politiche, religiose, commerciali, militari, che ingannano l'asinello e lo dominano.
-Le carote di varia grandezza sono le illusioni che magnanimamente ci elargiscono; cioè, un lavoro, la pensione, le cure mediche, la scuola, i vaccini, il calcio, le olimpiadi, il viaggio sulla Luna e pianeti, le vacanze, Google, Internet, i social.
Lo fece anche Nerone, dando nel Colosseo lo spettacolo dei gladiatori, come carota, ai romani suoi contemporanei, per tenerli calmi e avere audience.
Oggi di fronte ai cassonetti dati alle fiamme, alle vetrine infrante e saccheggiate, ai bastonamenti reciproci tra guardie e manifestanti facinorosi, l'uomo sul carretto, sbuffa e sbotta dicendo: "anche gli asini ogni tanto ragliano, ma dopo un po' smettono si acquietano, e ritornano nella loro dimensione".
Continuiamo a caricare il carretto.
Se qualcuno chiedesse all'uomo seduto sul carretto: perché questa differenza?
Il Manager risponderebbe: "non possiamo stare tutti sul carretto, e poi chi rimarrebbe per tirarlo e andare avanti?"
Capisco un divario di benessere, ma il troppo stroppia.
Comunque anche coloro che gestiscono la maniglia delle marionette dall'alto sgomitano tra di loro col rischio di cadere giù.
Notate ora la saggezza biblica che dice:
"l’uomo ha dominato l’uomo a suo danno".(non solo a danno del dominato, ma anche a danno del dominatore)
perché: "Ancora un po’ e i malvagi non ci saranno più". Ecclesiaste 8:9; Salmo 37:10
Questa non è la storiella del 'non fare', ma l'assicurazione che anche l'uomo sul carretto dovrà scendere, perché chi domina si farà danno.
Non sarà 'il mal comune a darci mezzo gaudio', a consolarci, ma sarà 'la giustizia uguale per tutti' cioè la vera giustizia divina che procurerà il gaudio intero.